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Trapianto vegetazione palustre Les Quatre Vallés

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2018

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Nel mese di settembre 2018 una squadra di civilisti di Naturnetz ha avuto il grande piacere di svolgere in Vallese un progetto di riapertura di uno specchio d’acqua in una palude con contemporaneo trapianto della vegetazione rimossa in nuovi stagni creati come compensazione ecologica.

L'acqua significa vita, non solo nel deserto ma anche in Svizzera. Infatti la varietà di animali e piante intorno a uno stagno o lungo un ruscello è impressionante. Questi biotopi umidi non sono però sempre stati apprezzati. Per decenni le paludi sono state prosciugate, i corsi d'acqua canalizzati e gli stagni riempiti. Non c'è quindi da stupirsi se le specie che dipendono da questi habitat sono oggi tra le più minacciate.

Fortunatamente possiamo però aiutarli: per esempio la creazione di nuovi piccoli corpi idrici può aumentare significativamente la biodiversità locale ma anche servire come elemento di collegamento per la flora e fauna. Infatti dopo interventi di questo tipo di solito non ci vuole molto tempo prima che gli animali abbiano scoperto il nuovo habitat e riportino la vita nell’acqua!

La squadra di Naturnetz si è impegnata a riaprire uno specchio d’acqua profondo ca. 50 cm nel cuore della palude protetta Ouchè de Tortin, con l'obiettivo di favorire gli anfibi come la rana alpina (Rana temporaria) o il tritone alpino (Ichthyosaura alpestris), libellule come il dragone alpino (Aeshna juncea) e piante d'acqua aperta come il trifoglio d'acqua (Menyanthes trifoliata). Le zolle di vegetazione rimosse sono poi state trasportate in un vicino alpeggio dove sono poi state piantate in nuovi stagni creati come compensazione ecologica per lavori eseguiti agli impianti sciistici. Il progetto è stato finanziato dall’ Ufficio Federale dell Ambiente (UFAM), dal canton Vallese (Dienststelle für Wald, Flussbau und Landschaft, DWFL), dal comune di Vex e da Pro Natura Vallese.

Nonostante il duro lavoro, i civilisti hanno apprezzato moltissimo questo progetto: per due settimane sono stati immersi in un bellissimo ambiente alpino con incontri ravvicinati di marmotte, caprioli e camosci mentre all’orizzonte si poteva osservare il mitico cervino.

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