Manutenzione Cava di ghiaia a Weiach e lotta alle neofite
Realizzato:
2024
effettuato da:
Naturnetz Nordostschweiz
La cava di ghiaia di Weiach si trova a nord nel canton Zurigo, non lontano dal Reno, fiume che segna il confine con la Germania. A 335 m sul livello del mare è nel punto più basso del cantone. Dal 1962 la cava di ghiaia è gestita dalla Weiacher Kies AG. Dato che l'estrazione avanze "a tappe", le aree già minate e sfruttate risultano in terreni ghiaiosi e sassosi che restano incolti. Questi spazi costituiscono habitat sostitutivi per specie animali e vegetali rare. D'intesa con il Cantone (Dipartimento per la protezione della natura) e il Comune, sull'intera area della Weiacher Kies AG sono state create circa 23 ettari di superfici di compensazione ecologica, che includono stagni con acque poco profonde, siti aridi, siepi e prati poveri. Quest'ultimo habitat è diventato molto raro nel canton Zurigo e non si trova quasi più al di fuori della cava di ghiaia di Weiach.
Il Canton Zurigo poe particolare attenzione alla tutela della cinquefoglia del Weissenburg (Potentilla leucopolitana), del barbone caprino (Himantoglossum hircinum) e della pulsatilla comune (Pulsatilla vulgaris). Il clima secco e caldo e la vegetazione rada della cava favoriscono inoltre la presenza di diverse specie di ortotteri come, ad esempio, la rara cavalletta celeste (Oedipoda caerulescens). Ma anche il rospo comune (Bufo calamita) vive nelle pozze d'acqua bassa mentre l'ape muraiola (Megachile parietina) vive nei pendii della fossa esposti al sole. Questa specie di api dipende dalle popolazioni di lupinella e di lotus. Il corriere piccolo (Charadrius dubius) nidifica invece occasionalmente nei campi o nelle zone ghiaiose adiacenti.
Su incarico del Dipartimento per la protezione della natura del Canton Zurigo, l'ufficio di consulenza ambientale Topos Marti & Müller AG coordina e accompagna i lavori di lotta alle neofite e le opere di conservazione del sito, in parte svolti da Naturnetz. Nel 2019 l’attenzione si è concentrata sulla lotta alle neofite e sulla rimozione di alberi e more nelle zone brulle della cava. L'obiettivo è garantire che le preziose superfici aperte (aree ghiaiose e prati) non vengano ricoperte di vegetazione e che le specie vegetali rare presenti non vengano sostituite dalle piante esotiche. Inoltre, per promuovere le farfalle, è stata falciata una zona nella foresta e gli stagni con acque poco profonde sono stati liberati utilizzando un tosaerba subacqueo. La presenza di rive spoglie favorisce infatti la presenza del rospo comune. Le neofite raccolte (verga d'oro, cespica, buddleja, enagra, ecc.) sono state raccolte in sacchi e smaltite in seguito da un agricoltore locale.
Non vediamo l’ora di continuare il nostro lavoro l’anno prossimo per preservare questo entusiasmante habitat!