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Luci della Foresta Lavori di manutenzione di Bach

Realizzato:

2019

effettuato da:

Naturnetz Nordostschweiz

La Bachsertal si estende per quasi otto chilometri tra il capoluogo Bach e la località Kaiserstuhl al confine con la Germania. Sui pendii esposti a sud, sulle rocce e sulle sommità delle colline ben soleggiate si trova un bosco radio ecologicamente molto prezioso. È caratterizzato dalla bassa chiusura della chioma degli alberi. La luce del sole fino al suolo della foresta e un suolo con solo una piccola quantità di sostanze nutritive contribuiscono alla formazione di uno strato di erbe ecologicamente prezioso, che a sua volta è interessante per molte specie di insetti.

Sulla vetta rocciosa - Rundflue - in aprile/maggio potrete ammirare la fioritura del giglio erbaceo senza rami ( Anthericum lillago ). Questa specie vegetale è rara nel Canton Zurigo e preferisce crescere su terreni acidi. Sono presenti anche l'enula campana ( Pentanema hirtum ), la lenticchia maculata ( Hypochaeris maculata L. ), la centaurea nera ( Centaurea nigra) , varie specie di rosa canina e la Germer. Oltre alle specie vegetali rare, qui si possono vedere anche singole specie animali speciali. Da diversi anni attorno all'Erdmannliloch si sono radunati i camosci ( Rupicapra rupicapra ). Nelle rocce si possono osservare spesso i falchi pellegrini (Falco peregrinus ), che forse qui nidificano. Nei mesi estivi sulle cime degli alberi si sente il canto dell'occhiocotto ( Phylloscopus bonelli ) e nei luoghi soleggiati si possono osservare le lucertole muraiole ( Podarcis muralis ) .

Per preservare il carattere soleggiato del bosco e quindi anche l'interessante flora e fauna, è necessario un utilizzo intensivo. Ogni anno l'azienda forestale locale, su incarico del Dipartimento per la Tutela della Natura, dirada l'area del progetto (proprietario: Comune di Pro Natura & Bachs) e in autunno la vegetazione del suolo viene falciata. A causa dei pendii ripidi, la falciatura con lame metalliche è molto pericolosa, per questo motivo qui vengono utilizzate solo falciatrici a filo e rotative. Dal 2009 al 2014 nella zona è stato testato anche il pascolo con capre dalle zampe nere.

La rete naturalistica con i servizi comunali si occupa di estirpare more ( Rubus sp. ), sambuco nano ( Sambucus ebulus ), felci ( Pteridium aquilinum ), clematidi ( Clematis sp. ) e neofite (soprattutto fleabane). Per fortuna quest’anno i neofiti sono stati scarsi. Dopo lo sfalcio autunnale, sui pendii ripidi è stato necessario tagliare tutti gli sfalci. I ritagli raccolti venivano poi accatastati in mucchi.

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